Europei MTB: titoli a Nino Schurter e Pauline Ferrand Prevot, quarto Luca Braidot
Ancora un quarto posto! Mirko Celestino non si lascia sfuggire il disappunto per il risultato dell’ultima gara della giornata agli Europei in Svizzera, quella dedicata agli Elite. Luca Braidot, come in occasione dei Mondiali una settimana fa, si ferma ancora ai piedi del podio. Per una manciata di secondi – esclama il tecnico azzurro -, nonostante una prova di grande carattere e una condizione che forse è arrivata troppo tardi, visto che ormai siamo al termine della stagione..
Vince il titolo Nino Schurter, il signore delle ruote grosse, che non può mancare di regalare la gioia più grande al pubblico amico. Lui che la scorsa settimana, al mondiale, aveva bucato la gara, chiudendo lontano dal podio. Oggi ha sofferto nel confronto con il francese Carod, staccandosi a più riprese ma tornando sempre sull’avversario, per staccarlo a sua volta nelle fasi finali.
Gara di sofferenza e grande determinazione anche quella di Luca: E’ stato molto bravo a resistere ai tre di testa (oltre ai due citati anche il tedesco Flueckiger, poi terzo all’arrivo) i quali, ogni volta che allungavano, riuscivano a staccarlo. Ma poi rientrava, senza mai mollare. Insomma ha dimostrato grande carattere. Peccato che questo non sia bastato a salire sul podio. Ha perso una medaglia per una manciata di secondi.. dispiace ma non gli posso rimproverare nulla.
Si è rivisto tra i primi anche Gerhard Kerschbaumer, oggi sesto: Finalmente l’abbiamo visto in gara con la grinta e la cattiveria giusta per prove di questo tipo… ha ricordato Celestino che ha apprezzato anche la prova di Mirko Tabacchi, settimo: Ha dimostrato una determinazione che avrebbe meritato miglior sorte. Il suo settimo posto e tre italiani nei dieci dimostra che la squadra c’è e che abbiamo fatto quanto era nelle nostre possibilità..
Più staccati Daniele Braidot e Nadir Colledani, che sono andati incontro ad una giornata storta, senza per questo mai alzare bandiera bianca: Ai ragazzi dico sempre che bisogna lottare fino alla fine, anche in presenza di un giorno sbagliato. Anzi, si migliora e si diventa forti proprio stringendo i denti in una giornata negativa.
L’Europeo donne elite ha visto ancora sul gradino più alto del podio la campionessa del mondo e dominatrice del circuito, la francese Pauline Ferrand Prevot. Alle sue spalle, staccata di 41, è giunta l’olandese Anne Terpstra. Terza l’ucraina Yana Belomoina. Nessuna italiana in gara.
Europei MTB Under23
I Campionati Europei MTB si sono conclusi per l’Italia con la quarta medaglia della spedizione, conquistata da Marika Tovo, seconda nella prova Donne U23, e il terzo posto finale nel medagliere alle spalle di Francia e Svizzera.
“Sono molto soddisfatto della risposta degli azzurri – ha commentanto al termine il tecnico azzurro Mirko Celestino – sia a questi Europei che anche ai Mondiali di una settimana fa. E’ stata una stagione difficile, con il lockdown, una ripresa complicata dalle molte restrizioni e dall’assenza di gara di livello. Tutto si è concentrato nella parte finale della stagione e non era facile mantenere la concentrazione in un periodo di tempo così ristretto. Invece tutto è andato per il verso giusto. Ringrazio per questo non solo gli atleti e le società, ma anche lo staff e i collaboratori. Abbiamo vissuto due settimane di grande intensità e faticose che, però, ci hanno regalato anche grandi soddisfazioni.”
Il bilancio azzurro qui in Svizzera è due ori, nel Team Relay all’apertura dell’appuntamento, e nell’Eliminator, con Gaia Tormena, un argento e un bronzo. Oggi, nell’ultima gara programmata, è arrivato il secondo posto di Marika Tovo che si aggiunge al terzo di Zanotti, ieri, sempre tra gli U23.
“Marika è stata molto brava. E’ partita indietro ma ha recuperato posizione su posizione, con grinta e determinazione, per chiudere alle spalle di un’imprendibile Lecomte”. La francese, nuova campionessa europea, scava un solco tra se e le altre che non concede repliche e mostra un dominio completo della gara. Taglia il traguardo con oltre 4’ sulla Tovo.
Mirko Celestino ha parole al miele anche per Martina Berta, che ha chiuso sconsolata al quarto posto: “Martina è tornata ad una gara internazionale dopo un periodo difficile e ha dimostrato un grande carattere. E’ balzata al secondo posto già al secondo giro, incrementando continuamente sulle inseguitrici. Purtroppo ha bucato ed è stata costretta ad un difficile recupero quando ormai le posizioni erano già ampiamente cristallizzate. Ha recuperato, ma non è riuscita ad agguantare la medaglia. Un vero peccato, perché se la sarebbe meritata”. Bene anche Giorgia Marchet, giunta sesta: “Marika, Martina, Giorgia… hanno mostrato tutte grande carattere e meritano tutta la nostra ammirazione”.
In mattinata sono stati assegnati anche i titoli juniores. Tra gli uomini ha vinto il danese Oliver Vedersø Sølvhøj, tra le donne l’austriaca Mona Mitterwallner. Miglior piazzamento degli azzurri, Nicole Pesse, decima, e Matteo Siffredi, tredicesimo. “Nicole è partita bene. Per due giri è rimasta con le prime lottando per una medaglia, poi pian piano ha ceduto. Stessa gara da parte anche dei ragazzi, che alla lunga hanno pagato il ritmo. Comunque stiamo parlando di primo anno e tutto questo può servire come esperienza per il futuro.”
Come ricordato dal tecnico ligure, il bilanci complessivo di questi Europei è sicuramente soddisfacente. Il bottino complessivo di quattro medaglie, due delle quali d’oro, pone l’Italia al terzo posto di un medagliere dominato dalla Francia, che porta a casa tre ori, tre argenti e un bronzo. Seguono i padroni di casa della Svizzera, con due ori, tre argenti e tre bronzi e la soddisfazione, soprattutto, del titolo più prestigioso, quello elite, con l’eterno Schurter.
Adesso la stagione internazionale del XCO si ferma ma non quella delle ruote grosse: il 24 e 25 ottobre a Sakarya, in Turchia, di scena il Campionato del Mondo Marathon.
Fonte federciclismo